E’ intitolato a Girolamo Minervini, Magistrato ucciso dalle brigare rosse il 18 marzo del 1980, il “Museo dei Ricordi della Polizia Penitenziaria” inaugurato ieri, 3 ottobre, presso la CR di Padova, alla presenza del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Francesco Basentini, del Provveditore del Triveneto Enrico Sbriglia, della Sig.ra Ambra Minervini, figlia del Magistrato e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Vittime del Dovere e del Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere Emanuela Piantadosi.
Donato Capece, Presidente nazionale dell’ANPPe, ha sottolineato come sia «altamente simbolica e significativa l’intitolazione del Museo dei Ricordi al magistrato Girolamo Minervini, ucciso dalle Brigate Rosse. Minervini fu assassinato dalle Br il 18 marzo 1980 mentre andava a lavoro in autobus, il giorno dopo la sua nomina a direttore generale degli Istituti di Prevenzione e Pena, l’attuale Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Il giudice aveva dedicato molta parte del suo impegno professionale alle attività connesse alla organizzazione degli istituti di pena e allo studio della normativa penitenziaria. Per questo motivo era divenuto un ‘bersaglio eccellente’ per le Brigate Rosse. L’unica arma contro l’oblio è tenere vivo il ricordo di chi non c’è più, perché il ricordo delle vittime non è solo un lutto privato, ma anche un lutto collettivo. L’impegno morale deve essere quello di non dimenticare coloro che hanno perso la vita al servizio delle Istituzioni. Abbiamo il dovere di ricordare, abbiamo il dovere di non dimenticarli: tutti! E nessuno è esente da questo fondamentale impegno morale. Proprio per questo vorrei ricordare con particolare affetto tutti coloro che hanno prestato servizio in passato, dedicando il loro impegno, la loro abnegazione, la loro stessa vita al Corpo della polizia penitenziaria. Al riguardo, il mio pensiero non può non omaggiare con commozione e sentimento di profonda riconoscenza i nostri Eroi, coloro che nello svolgimento del proprio servizio allo Stato e alla cittadinanza hanno perso la vita, dimostrando con l’estremo sacrificio l’onore e il senso del dovere che permea questo straordinario Corpo.
Tale ricchezza di valori ed esperienze conforma la vita associativa dell’ANPPe, la quale non solo si concretizza nel doveroso e nobile impegno di tener viva la memoria di chi ha dedicato la propria esistenza al Paese ma orienta, altresì, l’attività quotidiana degli associati in preziose e meritorie opere di volontariato e di soccorso alla cittadinanza, soprattutto in occasione di emergenze di protezione civile».“
“Con l’inaugurazione del Museo dei Ricordi vogliamo testimoniare la simbiosi perfetta fra la cittadinanza e le donne e gli uomini del corpo di polizia penitenziaria in servizio negli istituti e servizi di Padova – dice Giovanni Spinelli, presidente dell’ANPPe di Padova.
L’iniziativa, promossa della Sezione ANPPe di Padova, ha riscosso l’apprezzamento del capo dell’Amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini, che l’ha definita “un’apprezzabile e condivisa volontà di tutelare la memoria del Corpo e i valori che da sempre appartengono al glorioso disciolto Corpo degli Agenti di Custodia trasmessi al Corpo di Polizia Penitenziaria”.